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Velier SpA - Importazione e distribuzione di liquori e distillati
Amministratore Unico: N.D.
Direttore Generale: N.D.
Direttore Vendite: N.D.
Direttore Marketing: N.D.
Direttore Finanziario: N.D.
Direttore delle risorse umane e del personale: N.D.
Direttore dell'Informazione e delle Relazioni Esterne: N.D.
Direttore della sicurezza: N.D.
Direttore delle conformità: N.D.
Direttore di stabilimento: N.D.
Direttore del reparto di ricerca e sviluppo: N.D.
Direttore gestione rischi: N.D.
Direttore organizzazione interna: N.D.
Direttore sistemi informativi: N.D.
Responsabile ambiente e sicurezza: N.D.
Responsabile della Qualità: N.D.
Responsabile di progetto: N.D.
Responsabile prodotto: N.D.
Responsabile Ufficio Legale: N.D.
Brand Manager: N.D.
Presidente: Luca Gargano
Velier SpA nasce del 1947 ed è da sempre specializzata nell'importazione e nella distribuzione di liquori e distillati. Dai Caroni ai Demerara, dai Clairin haitiani ai Mezcal artigianali messicani: l'attitudine alla ricerca e all'esplorazione da sempre fanno di Velier SpA un punto di riferimento per il trade e per gli appassionati di tutto il mondo. "La priorità non è mai stata il profitto ma la qualità delle nostre scelte. La certezza di far scoprire a palati raffinati, prodotti nuovi o di eccellente qualità. Continuiamo ad esplorare. Ed anche in un mondo sempre più standardizzato è possibile scoprire prodotti straordinari, frutto del lavoro di persone appassionate e di artisti. Siamo un’azienda familiare. Crediamo nel commercio indipendente, fondato sui rapporti umani. Siamo poco powerpointisti ma molto appassionati" Luca Gargano - Presidente Velier SpA
Con i suoi 111 anni di storia, Monin rappresenta una delle definizioni più precise
di ‘azienda familiare’ che si possano immaginare.
Fu Georges Monin, nel 1912, a posare la prima fondamentale pietra dell’azienda nel cuore di Bourges, in Francia, cominciando a produrre liquori e sciroppi aromatizzati e conoscendo una prima fase di grandi successi, caratterizzata dal motto che ancora oggi viene utilizzato: La Passion de la Qualité.La Seconda Guerra Mondiale, con i suoi tragici eventi, cambiò bruscamente anche il percorso dell’azienda: storie drammatiche comuni a tante famiglie, nelle quali riesce a filtrare anche un po’ di luce; lo stabilimento Monin si trovava a meno di venti chilometri dalla zona francese non occupata, e fu proprio tra le sue mura che, in attesa di raggiungere l’area sicura, trovarono rifugio oltre 100 persone ebree in fuga dall’orrore.
Georges Monin morì nel 1944, pochi giorni dopo la liberazione di Bourges, e fu il figlio Paul a prendere le redini dell’azienda, sviluppando tre settori principali: il commercio di vini, la distilleria e i succhi di frutta. La gamma di liquori e sciroppi venne rivista e rilanciata a metà degli anni Settanta; le cose, tuttavia, non andavano molto bene.
Ci racconta tutto Oliver Monin, erede di Paul, spiegandoci come abbia unito il suo destino all’azienda fondata dal nonno.
“Nel 1986 facevo il banchiere a Chicago da oltre un anno, quando mio padre mi ha chiamato per chiedermi di tornare. Lui non stava bene di salute, l’azienda non era molto in forma: ho amato questa sfida, e sono tornato in Francia. Anche perché è molto meglio che essere un banchiere.
All’epoca l’export di Monin rappresentava appena il 5% del business, e si sviluppava perlopiù in Olanda e – poco – in Italia e in Belgio. I nostri competitor in Francia erano molto più forti di noi, e per questo ho deciso che l’unico modo per sopravvivere era cercare di rafforzare il più possibile l’export. "
“Negli anni Ottanta i liquori rappresentavano il 50% del mercato, ma la concorrenza era troppo impari, per cui io ho deciso che dovessimo concentrarci non su di loro, ma sugli sciroppi in Europa.
Ho cominciato dai paesi nordici, e ogni volta che arrivavo da qualche parte cominciavo a contattare i membri IBA (International Bartenders Association). È stato in questo momento che si è cominciato a capire che grazie agli sciroppi, che molte persone prima non sapevano come utilizzare, era possibile realizzare drink di grande potenza aromatica. Inoltre, dato che sugli sciroppi non ci sono tasse alcol, non solo le bevande create erano di migliore qualità, ma anche più economiche. È stato così che abbiamo cominciato a crescere, paese per paese.”
Non tutto procede in maniera liscia, però
“Un primo grande passaggio critico è avvenuto negli USA intorno al 1992: qui gli assaggi non andarono bene. Quando facevo provare i nostri sciroppi, per i primi tre anni le persone dicevano che erano troppo dolci”, ricorda Olivier. “Poi, grazie a Starbucks che aveva appena aperto, si è cominciato a pensare che gli sciroppi potessero essere perfetti per aromatizzare i caffè. È stata un’ondata positiva, tanto che nel 1995 abbiamo potuto cominciare a costruire un nuovo stabilimento proprio negli USA. L’avventura americana è dunque cominciata, e dalla Florida le produzioni sono partite nel gennaio del 1996.
La crescita qui è stata molto rapida: dalla Florida abbiamo raggiunto la West Coast, e poi siamo arrivati al Giappone e ai paesi asiatici: lì abbiamo trovato nuovi sapori, che venivano magari da dei liquori, e così abbiamo avuto l’idea di produrre gli equivalenti negli USA ma nella versione sciroppo: è stato un grande successo.
In Giappone molti bartender hanno amato i nostri prodotti, e in generale la crescita in Asia è stata così rapida che nel 2009 abbiamo aperto un nuovo stabilimento in Malaysia, e poi nel 2017 in Cina”.
Una delle caratteristiche principali di Monin è la vastissima gamma di gusti disponibili.
“A oggi ne abbiamo circa 160 in commercio”, dice Oliver. “E ce ne sono attualmente altri 40 in fase di studio presso il nostro dipartimento RnD (Research and Development). Ogni volta che siamo arrivati in un paese nuovo abbiamo trovato dei gusti nuovi, come per esempio il Cherry Blossom in Giappone e lo Spicy Jamun in India. Uno degli ultimi arrivati in casa Monin è poi lo Jabuticaba, che abbiamo scoperto tre anni fa quando siamo arrivati in Brasile.”
Lo jabuticaba (Plinia jaboticaba) è un albero da frutto esotico noto anche come albero dell’uva, originario per l’appunto dal Brasile. I suoi frutti crescono direttamente dal tronco, oltre che sui rami, e sono grosse bacche scure simili all’uva, dal sapore dolce e gustoso; oltre che per il consumo da fresche, vengono utilizzate per preparare delle gelatine e dei liquori.
Barbosa Amado & Vicente
BY VELIER SpA
Abbiamo scoperto il Grogue nel 1999, quando però il mondo non era ancora pronto ad accoglierlo. Siamo perciò tornati a Capo Verde solo negli anni seguenti, con la nascita di una mixology di qualità. Tra un centinaio di distillerie presenti nell'arcipelago, abbiamo scelto Montenegro della Famiglia Barbosa, che produce il grogue dalle sue piantagioni di canna da zucchero biologica. Il grogue è stato il primo rum della Storia. Capo Verde è infatti uno dei primi luoghi dove è iniziata la coltivazione della canna da zucchero.
Clairin
BY VELIER SpA
Haiti è l’ultima frontiera del rum e i “Clairin” sono i rum di Haiti. Nel mio primo viaggio ufficiale, nel 2012, scopro che sull'isola ci sono 532 alambicchi funzionanti, quando in tutti i Caraibi ci sono solo 42 distillerie ancora fumanti.
Da qui inizia la nostra ricerca, per capire anzitutto cosa sia davvero il Clairin. Scopriremo presto che in tutta l’isola esistono distillerie molto primitive, produzioni artigianali, diffuse in questo territorio caraibico non toccato dalla ‘modernizzazione’ del mondo occidentale e quindi ancora ‘puro’ dal nostro punto di vista. La biodiversità ad Haiti è enorme. Ogni regione ha una sua tradizione di produzione, delle specifiche varietà di canna, e ogni Clairin con le sue aromaticità distintive. I Clairin selezionati e imbottigliati da Velier rispecchiano questa diversità, tanto per le varietà di canna utilizzate quanto per le differenti tecniche di fermentazione e distillazione.
Come Velier, siamo fieri di aver trasformato questa cenerentola in una vera principessa!
Caroni
BY VELIER SpA
Ogni volta che racconto la storia di Caroni mi chiedo se sia vera. Il destino è magico e molte volte inaspettato, sia nel bene che nel male. Da parte mia, spero di essermi meritato il regalo che ho ricevuto, quando, il 9 dicembre del 2004, sono arrivato davanti alla storica distilleria ormai dismessa e ho chiesto di entrare, per scoprire un tesoro incredibile. Posso solo dire di aver cercato di rispettare appieno le caratteristiche di questo rum, che non meritava di essere ridotto di grado e invecchiato in Europa per fare dei facili guadagni.
Flora Antillarum
BY VELIER SpA
Quando sono entrato in possesso dell’antico libro di François Richard de Tussac, Flora Antillarum: seu, Historia generalis botanica, ruralis, oeconomica vegetabilium in Antilles indigenorum, et exoticorum indigenis cultura adscriptorum; secondum systema sexuale Linnaei, et methodum naturalem Jussiaei in loco natali elaborata, iconibus accuratissime delineatis et coloratis illustrata, pubblicato a Parigi da F. Schoell et Hautel nel 1808, sono rimasto rapito dalle bellissime illustrazioni.
Si tratta di uno dei primi libri che documentano la flora delle Antille. Ed essendo stato Tussac senatore della Guadalupa, ho pensato di usare queste splendide immagini per le etichette dei rum rappresentativi di quest’isola. Quindi, tramite Sylvain Guzzo, abbiamo creato la gamma Flora Antillarum, dedicata a tre referenze essenziali dalla Guadalupa: Bologne, Karukera e Montebello, nelle cui etichette sono appunto riportate le antiche illustrazioni di Tussac.
Provenienti da selezioni molto vecchie, questi tre rhum agricoles sono stati interamente invecchiati nelle loro distillerie e imbottigliati al grado naturale.
Florita
BY VELIER SpA
Durante i nostri viaggi ad Haiti, abbiamo scoperto due cose molto belle. Una è la ricchezza di spezie e essenze botaniche di cui l’isola è ancora ricchissima; l’altra è la tradizione degli haitiani di usare le varie spezie nella loro cucina tipica popolare. In questo contesto di scoperte, è stato Herbert Linge che ci ha fatto pensare di proporre una varietà di prodotti che vanno dagli amari ai bitter, ai liquori, ai cordiali tipici haitiani. Li abbiamo presentati in questa gamma, con una bottiglia che amiamo molto e che, lei stessa, rende omaggio alla tradizione haitiana.
Foursquare
BY VELIER SpA
La famiglia Seale è una delle più antiche dei Caraibi nel business del rum, ma la loro è anche una delle distillerie più giovani, dal momento che Foursquare è nata nel 1996. Richard Seale è una persona estremamente integra, sia dal punto di vista intellettuale che pratico. Con un altissimo know how nel mondo del rum, abbiamo immediatamente riscontrato di pensarla allo stesso modo, essendo entrambi anzitutto schierati contro lo spirito coloniale. Da questo incontro è nata una sintonia intellettuale e filosofica che ha portato ai nostri co-bottling, inaugurati dal Foursquare 2006, che hanno fatto emergere questa distilleria, di recente eletta come la migliore del mondo.
Habitation Velier
BY VELIER SpA
Con la Gargano Classification per la prima volta le diverse tipologie di rum vengono classificate principalmente in base al metodo di distillazione, creando la categoria dei Pure Single Rum, equivalenti dei Single Malt scozzesi. Da qui è nata l’idea di creare una gamma didattica, in collaborazione con i migliori distillatori al mondo, imbottigliando le diverse espressioni white e aged di rum di distilleria provenienti esclusivamente da pot still.
Japoniani
BY VELIER SpA
Japoniani è una serie di rum single cask molto speciale, creata per far conoscere tre rum originali e complessi, carichi di profumi e rappresentativi delle singole filosofie delle distillerie produttrici. L’idea di partenza è nata durante un mio viaggio in Giappone, quando in aereo mi sono messo a scarabocchiare dei disegni che sono diventati poi i protagonisti delle etichette di questa serie, a cui abbiamo poi dato il nome "Japoniani" in onore di quel viaggio in Giappone, dove ho presentato i miei rum agli appassionati giapponesi.
Magnum Serie
BY VELIER SpA
L’idea di partenza è semplice come l’uovo di Colombo: fare incontrare i grandi maestri del rum con i grandi maestri della fotografia, in un progetto che mette in evidenza il talento degli uni e degli altri.
La storia comincia quando Luca Gargano, presidente della Velier, scopritore di rum, viaggiatore e fotografo, teorizza una classificazione dei rum che ora porta il suo nome e che ha cambiato l’intero approccio alla categoria del rum. Con la Gargano Classification, il focus è concentrato, oltre che sulla distillazione, anche sull’invecchiamento tropicale, garantendo così una maggiore trasparenza per i consumatori. Importantissima è stata, in questo senso, anche la decisione di effettuare i primi imbottigliamenti cask strength nella storia come il Damoiseau 1980 60,3%, e quella dei co-bottling con distillerie del calibro di Foursquare, Worthy Park, Hampden e Neisson. È proprio grazie a questo lavoro instancabile di ricerca ed esplorazione continue che la Velier è diventata un vero punto di riferimento internazionale nel mondo del rum, contribuendo con i suoi imbottigliamenti all’ingresso rivoluzionario dei rum nel mondo dei collezionisti, parificandoli quindi ai single malt più pregiati.
“Possiamo identificare un punto di svolta di questa differente percezione dei rum nell’agosto del 2019”, racconta Luca. “Dopo un’asta di soli rum nel mese di maggio Whisky Auctioneer, la piattaforma più conosciuta al mondo per l’acquisto e la vendita di whisky, ha lanciato rumauctioneer.com: il primo website di aste online dedicato esclusivamente ai rum. Durante l’asta del novembre 2020 si è reso poi del tutto evidente come i co-bottling della Velier abbiano portato la categoria del rum sullo stesso piano dei single malt: tra i primi 100 lotti ben 73 erano rum Velier”.
“Ho pensato a come creare un imbottigliamento di grande valore, che potesse essere battuto all’asta come i più grandi single malt, o le opere d’arte”, prosegue Luca, “Quattro grandi rum prodotti da quattro grandi Master Distiller, selezionati da me, con un qualcosa in più. L’idea di impreziosire le etichette mi è venuta perché sono anche un appassionato fotografo, e ho pensato che delle immagini importanti potessero accompagnare i rum in maniera perfetta ed elegante. Quando si è arrivati a studiare il ‘come’ e il ‘chi’ non ho potuto non pensare alla più grande agenzia fotografica del mondo, che mi ha permesso anche il gioco di parole tra il suo nome e il formato magnum”.
National Rum of Jamaica
BY VELIER SpA
Nella storia del rum, la Giamaica è considerata assolutamente il paese numero uno. Ed è per riscoprire la sua storia che abbiamo creato la gamma National Rum of Jamaica, che presenta delle edizioni mono-mark di rum storici giamaicani. Lo scopo è quello di creare un repertorio di queste ricette, che fino a qualche anno fa non era stato praticamente esplorato.
Distillerie de Port au Prince
BY VELIER SpA
La famiglia Linge-Barbancourt ci aveva aiutato a stoccare il Clairin a Port-au-Prince, a imbottigliarlo e a spedirlo, un lavoro che ad Haiti era più difficile di quanto possa sembrare. Da questa collaborazione è nata un’amicizia profonda con loro, che costituiscono l’ultimo ramo diretto della famiglia Barbancourt, fuori però dalla distilleria che di quella famiglia ha ereditato il nome. Così è nata l’idea di riportare ad Haiti un rum a distillazione discontinua e di costruire una micro-distilleria nel loro compound. Qui, usando un alambicco Müller, distilliamo Providence e lo invecchiamo nei magazzini che abbiamo creato nello stesso luogo.
Rhum Rhum
BY VELIER SpA
Tutto è cominciato quando sono riuscito a portare Gianni Capovilla a Marie-Galante, con la scusa di una settimana di vacanza insieme. Lì, grazie al chaudage da madame Lancelot – a detta di Gianni il miglior bollito della sua vita –, sono riuscito a convincerlo a lavorare insieme, per riprodurre in un’isola francese il primo rhum agricole con doppia distillazione in un alambicco di rame. Fin da subito, Gianni si è innamorato di Marie-Galante. Se non riuscite a trovarlo, chiamate alle otto di sera – ora caraibica – da madame Lancelot e lo troverete, perché dal 2005 è la sua tappa irrinunciabile.
River Antoine
BY VELIER SpA
River Antoine è una distilleria totalmente electricity free, azionata ancora solo dalla forza dell’acqua, della legna e dell’uomo. La sua eccezionale produzione viene venduta interamente nella giornata, al punto che, se arrivate alla distilleria nel pomeriggio dopo le sedici, quasi certamente non ne troverete neanche una goccia. Ho iniziato a corteggiare questa stupenda distilleria nel 2002. Da allora sono andato lì ogni volta che ho potuto, durante i miei viaggi nei Caraibi, a chiedere una piccola partita da importare in Italia e in Europa. Ci sono voluti 17 anni, e finalmente ci sono riuscito.
Luca Gargano ci presenta la verticale dei 10 millésimes di Saint James, accuratamente selezionati per festeggiare il 25° anniversario dell’AOC di Martinica
Come molti sanno, il mio amore per il rum è nato dalla mia prima visita ai Caraibi, nel 1975, quando andai in Martinica in veste di giovanissimo product manager, responsabile proprio del rum Saint James. Nel mio cuore, il Saint James e la Martinica sono quindi il seme ancestrale da cui è nato tutto il resto.
Proprio in quegli anni, in Martinica ho conosciuto Jean-Claude Benoit, divenuto in seguito direttore della distilleria, che con la sua cultura, così vasta e completa, è stato anche uno dei miei primi maestri e ispiratori.
E proprio Jean-Claude Benoit è la persona che, dopo anni di impegno e lavoro per riuscirci, nel 1996 ha portato a compimento la AOC della Martinica, l’unica AOC fuori dal territorio europeo.
La Martinique AOC è il disciplinare che stabilisce le norme esatte per la produzione del rum migliore dell’isola.
Dal 1996, solo i rum che dimostrano di essere stati prodotti secondo il disciplinare possono ottenere la dicitura “Martinique AOC” e il relativo logo in etichetta, assicurando così la qualità unica che deriva dall’attenzione a ciascuna tappa della produzione.
In questo modo il disciplinare permette al rhum agricole della Martinica di mantenere la sua integrità e la sua coerenza di produzione, facendo emergere la sua identità.
L’idea di questa selezione mi è nata anzitutto quando ho saputo che Jean-Claude Benoit aveva deciso di andare in pensione, dopo molti anni di lavoro passati condividendo con me visioni e idee affini, entrambi protesi al mantenimento dell’autenticità, della qualità, dell’originalità del rum.
Nel 2021 nella mia testa si sono incontrate quindi queste due coincidenze: da una parte l’idea di fare un omaggio alla carriera e alla filosofia di Jean-Claude Benoit, dall’altra il fatto che proprio nel 2021 cade il 25° anniversario dell’AOC.
In questi ultimi anni avevo pian piano realizzato dei co-bottling con le principali distillerie di rum, ma ne mancava una, ovvero proprio la Saint James, della quale nessuno ha mai realizzato un imbottigliamento indipendente. Il rum Saint James è infatti sempre rimasto fedele - se non per per qualche edizione speciale in caraffa - alla sua celebre bottiglia carré, che ritroviamo identica a partire dal Saint James 1885 sino ai giorni nostri.
E così ho lanciato questa idea: un’edizione delle dieci annate più rappresentative dei 25 anni dell’AOC, selezionate da Jean-Claude Benoit e Marc Sassier e presentate in un co-bottling con un packaging studiato insieme, come ho fatto con tutti gli altri distillatori.
Ne è nata questa straordinaria serie di Saint James, che ho realizzato cercando di mantenere anche graficamente il collegamento con le edizioni originali, a partire dalla forma dell’etichetta. È stato solo a causa della crisi dei trasporti che questa serie, programmata per il 2021, esca invece adesso, nel 2022.
Sono orgoglioso e onorato di aver realizzato questo co-bottling unico e irripetibile, che è anche il primo nella storia di questa distilleria dopo 257 anni dalla sua fondazione. Ringrazio la famiglia Cayard, proprietaria de La Martiniquaise, per avermi permesso di realizzare questo storico omaggio al rum Saint James.
Verticale Velier
Rhum Vieux A.O.C. Martinique
Millésimes Saint-James (47 % vol.)
La Verticale presenta una serie unica di Millésime selezionati per le loro caratteristiche organolettiche tra lo stock delle botti Saint James, che pratica questa arte dal 1884, scegliendo la gradazione di 47%.
Questo viaggio nel tempo fino al 1998, anno in cui il nostro enologo ha debuttato in Martinica, permette inoltre di arrivare agli inizi dell’AOC, che nel 2022 festeggia la sua 25° campagna, fino all’anniversario, nel 2015, dei 250 anni delle piantagioni storiche Saint James di Trouvaillant.
La concentrazione legata all’invecchiamento si esprime attraverso il colore molto differente dei rum, con i più giovani che generalmente sono meno scuri.
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