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Igles Corelli chef ambassador dell’edizione 2023 di “Cibo Selvaggio”

27.01.2023

Cibo Selvaggio è un contenitore di approfondimento per raccontare il “cibo di caccia”. Igles Corelli sarà ambassador dell’edizione 2023.


Tra le novità di Caccia Village 2023 – in programma dal 12 al 14 Maggio a Bastia Umbra (Pg) c’è sicuramente l’ampliamento dello spazio dedicato a Cibo Selvaggio, l’area tematica presentata lo scorso anno e che quest’anno ha assunto la connotazione di evento nell’evento, con ancora più attenzione alla cucina di caccia d’autore. Anche nel sito www.cacciavillage.it è stato dedicato ampio spazio a questa tematica, con approfondimenti, ricette di cucina della Franchi Food Academy e articoli di nutrizionisti ed addetti al settore, proprio per far conoscere meglio e in modo semplice e diretto la selvaggina e promuoverne il suo utilizzo, come nell’intenzione dei curatori della kermesse.

“La scelta di dare più spazio a Cibo Selvaggio è stata dettata dal grande interesse che si è manifestato lo scorso anno intorno all’argomento, dopo che abbiamo dato vita al ‘Manifesto del Cibo Selvaggio’ insieme a Fondazione UNA, Franchi Food Academy ed altri esponenti del mondo Horeca, giornalistico e venatorio – afferma Andrea Castellani ideatore e organizzatore di Caccia Village. – L’ obiettivo è quello di divulgare la cultura alimentare legata alla caccia e alle filiere della selvaggina anche ad un pubblico non venatorio, facendogli conoscere da vicino i prodotti, informandoli sulle proprietà e facendo apprezzare loro il gusto e la facilità di utilizzo di queste straordinarie carni. Per fare questo ci avvaliamo di professionisti ed esperti che curano questa area tematica in base alle loro professionalità, per portare un visione completa ed esatta sull’argomento”.

Chef Igles Corelli

Cibo Selvaggio è un contenitore di approfondimento per raccontare il “cibo di caccia” senza pregiudizi, esaltandone le caratteristiche e le virtù e sdoganandolo da certi preconcetti, dettati soprattutto dalla non conoscenza approfondita di queste carni. Carni che hanno proprietà organolettiche e nutrizionali davvero elevate e che purtroppo sono ancora poco presenti sulle nostre tavole, nonostante prive di grassi, di antibiotici e ricchissime di proteine.  

E chi meglio dello chef Igles Corelli poteva supportarci in questa attività di divulgazione. Con lui la selvaggina è diventata “d’autore” e ha permesso di farla apprezzare anche a chi non aveva confidenza con queste carni. La carne di selvaggina è una carne “sostenibile”, assolutamente naturale e rispettosa dei cicli di vita dell’animale, che vive in piena libertà nel suo habitat, senza costrizioni e senza alcun innesto che non provenga naturalmente dall’ambiente che lo circonda. – Considero la carne di selvaggina una delle eccellenze del nostro paese, e un ingrediente che, anche per le sue qualità organolettiche, deve avere un ruolo importante nella nostra cultura culinaria e nella cucina moderna – afferma Corelli – La selvaggina è da sempre la carne di riferimento della mia cucina, e ricopre un ruolo importante nella mia vita e in quella delle persone a me vicine. Mio nonno aveva una barchetta rossa, e di straforo si avventurava per le valli della bassa a pesca di anguille, e a caccia di lepri e fagiani, che mia nonna puliva e trasformava in intingoli da servire con la polenta”.

Chef pluristellato e tra i primi grandi maestri della cucina italiana ad aver parlato di selvaggina portandola nell’alta ristorazione, Igles Corelli è autore di 12 libri e tra le sue ultime pubblicazioni c’è “La Caccia di Igles e dei suoi Amici” – Un giro tra le eccellenze della cucina italiana con chi ha saputo valorizzare le carni di selvaggina –  scritto insieme a Michele Milani, altro grande conoscitore e divulgatore di queste filiere.

“C’è ancora molto da fare continua lo chef –  dobbiamo continuare a investire nello studio della selvaggina e dell’ambiente in cui vive, e nel creare strutture che siano una risorsa economica per agricoltori, guardacaccia, cacciatori e macellai, in questo modo si avranno le risorse e l’interesse a salvaguardare i nostri boschi, le nostre campagne e le comunità che vi abitano. Questo libro vuole contribuire a promuovere la selvaggina come una risorsa per tutti, che va tutelata e rispettata, non trascurata, dimenticata, e lasciata a se stessa”

L’area tematica “Cibo Selvaggio” ospiterà show cooking con altri chef stellati che utilizzano queste carni e talk di approfondimento, oltre a presentare la prima edizione del Salone Nazionale delle Filiere del Bosco, alla quale potranno partecipare un numero ristretto di aziende faunistiche venatorie, aziende agrituristiche, produttori e distributori delle filiere certificate di selvaggina, direttamente selezionate dai curatori di Cibo Selvaggio. 

Germano Farcito Ph Davide Dutto

Il Salone Nazionale delle Filiere del Bosco, all’interno di Cibo Selvaggio, sarà un’area espositiva altamente selezionata, – con anche una parte dedicata ai tuberi, alle radici e alle erbe spontanee –  per garantire l’elevato standard qualitativo degli espositori che da sempre contraddistingue il Caccia Village e sarà l’occasione per mettere in contatto domanda e offerta nell’ambito dell’alta cucina, della ristorazione e del turismo gastronomico.

Per partecipare come espositori alla prima edizione del Salone Nazionale dei Prodotti del Bosco, occorre inviare una mail di presentazione dell’azienda e dei prodotti a eventiaccompany@gmail.com


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