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La formazione dei barman è un’opportunità di business per i brand del beverage

30.11.2022

L’opinione dei barman sui prodotti beverage influenza la scelta dei consumatori, per tanto è importante per la crescita dei brand coltivare il rapporto con loro, soprattutto tramite momenti di formazione. È quanto emerge da una ricerca realizzata da CGA by NielsenIQ in collaborazione con AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori)
 


Stando ai risultati dell’ultima ricerca “Barman italiani” 2022 di CGA by NielsenIQrealizzata in collaborazione con AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) il parere dei baristi gioca un ruolo decisivo nelle scelte di consumo dell’utente finale. Infatti, gli italiani hanno più probabilità di essere influenzati dall’opinione del proprio bartender di fiducia (31%) rispetto ai consumatori di altri Paesi, come il Messico (29%), il Sudafrica (29%), la Cina (25%) e la Tailandia (24%).

Per i baristi è importante la formazione: il 98% del campione rivela di aver ricevuto una formazione professionale sulle bevande da parte dei propri fornitori ma il 25% di loro non è soddisfatto e non frequenterebbe un altro corso.
I supplier hanno l’opportunità di migliorare e adattare i propri programmi di formazione per soddisfare le esigenze dei baristi, grazie all’ampia percentuale di barman italiani che giudica “buono” il proprio rapporto con i fornitori (69%).

La formazione supporta la crescita professionale del barman sotto tutti i punti di vista

I bartender sono appassionati del loro settore e sono orgogliosi di poter offrire esperienze di consumo eccezionali ai loro clienti: per questa ragione sono disponibili ad accettare la formazione fornita dai supplier o dai brand di bevande (76%) per ampliare la loro expertise. Tuttavia, la carenza di personale a volte rappresenta un ostacolo alla loro capacità di aumentare il livello di soddisfazione dei clienti (67%). Inoltre, i fornitori e distributori devono offrire soluzioni che facilitino l’equilibrio tra lavoro e vita privata (20%), tenendo in considerazione le diverse esigenze dei barman sia sul posto di lavoro che fuori servizio.
Altre sfide evidenziate dai bartender includono la possibilità di crescere a livello professionale (31%) e di far parte di un team di professionisti qualificati (27%). Offrire ai barman l’opportunità di migliorare le proprie capacità di gestire e guidare team affiatati permetterebbe quindi di implementare la costruzione di carriere nel settore dell’hospitality, oltre a creare relazioni più forti con il brand che li ha aiutati a raggiungere i propri obiettivi.

I vantaggi di investire in un programma di formazione di successo

Il 62% dei barman intervistati dichiara di avere una selezione specifica di brand da suggerire ai clienti e 2 su 5 tendono a raccomandare marchi da cui hanno ricevuto una formazione professionale. Inoltre, il 65% del campione ha affermato di voler modificare la propria gamma di prodotti nei prossimi 12 mesi, a dimostrazione che investire in programmi di formazione ben strutturati può aumentare la brand awareness del marchio e influenzare le scelte dei consumatori.
Per esempio, gli intervistati sostengono che una formazione specifica sul “servizio perfetto” di categorie come la birra renderebbe i clienti soddisfatti della loro esperienza complessiva (53%) spingendoli a tornare nel locale (51%) e a ripetere la scelta del brand (33%).

La formazione in presenza è importante per poter costruire relazioni durature

Data la natura “relazionale” del settore dell’hospitality, non sorprende che i baristi preferiscano la formazione in presenza (47%) o ibrida (42%). L’importanza del rapporto interpersonale è rafforzata dal fatto che per instaurare una relazione di successo con i barman sia necessario che i supplier dimostrino di conoscere (82%) e frequentare i loro locali.
Alberto Sciacqua, Client Solution Director Italia, ha commentato: “I supplier di bevande in grado di fornire una formazione adeguata sul proprio brand si collocano nella direzione giusta per alimentare relazioni importanti e durature con i propri clienti. Inoltre, è necessario porre una fortissima attenzione sui barman italiani, player importanti nel settore dell’hospitality a livello mondiale. Per questo è necessario un supporto mirato da parte dei fornitori che in futuro andrà a vantaggio di brand e locali. La ricerca di CGA fornisce informazioni utili sulle opportunità di brand advocacy nel mercato italiano locale e globale, con l’obiettivo di aiutare i fornitori a comprendere come coinvolgere con successo i baristi”.

Alberto Sciacqua Client Solution Director Italia

Metodologia: lo studio sui Barman italiani del 2022 ha intervistato 45 bartender/manager che hanno lavorato nella consumazione in loco italiana durante il periodo che va dal 18/04/2022 al 18/06/2022. 

CGA by NielsenIQ è la principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise che favorisce la crescita dei marchi di cibo e bevande di maggior successo al mondo. Con oltre 30 anni di esperienza e i migliori risultati di ricerca, dati e analisi, CGA è in una posizione unica per aiutare le aziende del settore On Premise a sviluppare strategie vincenti per la crescita. CGA by NielsenIQ collabora con fornitori di alimenti e bevande, proprietari di marchi di consumo, grossisti, enti governativi e distributori per pub, bar e ristoranti per proteggere e plasmare il futuro dell’esperienza On Premise. La sua missione è analizzare dati sui comportamenti del settore e insight di esperti per offrire ai marchi un vantaggio competitivo e garantire che il mercato che amiamo sia il più vivace possibile.
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