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Enoturismo: la scoperta dei vigneti europei correrà sui binari ferroviari

12.01.2023

Si moltiplicano i progetti per alimentare il boom dell’enoturismo in chiave esperienziale e sostenibile: dal treno della Dolce Vita in Italia al piano della società inglese HS1 Ltd., impegnata a studiare itinerari alternativi per raggiungere i vigneti di Bordeaux direttamente da Londra



 

Viaggi slow o in alta velocità alla scoperta dei vigneti su rotaia, è questo il trend che in Europa inizia a prendere piede con progetti destinati ad alimentare il turismo del mondo del vino. Una dimensione che da un lato soddisfa il bisogno di adottare alternative che riducano l’impatto ambientale, dall’altro apre a scenari esperienziali inediti ed intriganti, legati anche alla sfera del lusso che sembra non avere battute d’arresto, nemmeno in tempi di crisi.

È il caso dell’Italia con il progetto del Treno della Dolce Vita lanciato nel 2021 da Arsenale, società attiva nel mondo dell’ospitalità di alta gamma, insieme a Trenitalia. Il 6 dicembre scorso si è raggiunta l’operatività con l’apertura della campagna delle “adesioni prioritarie”, è possibile cioè garantirsi la possibilità di essere tra i primi a vivere questa nuova esperienza di enoturismo a bordo di uno dei treni più affascinanti della storia.

Protagonista della scoperta dei territori del vino italiani è infatti un lussuosissimo Orient Express degli anni venti completamente restaurato che da maggio 2024 collegherà 128 città in 6 distinti itinerari, attraversando 14 regioni italiane lungo 16mila km di rotaie, di cui la metà storiche, cioè non elettrificate.

Il treno è composto da 32 cabine di cui 20 suite e 12 deluxe, potrà ospitare fino a 64 passeggeri e vi si potranno trascorrere da 1 a tre notti. Iperfunzionale grazie ad innesti tecnologici, e al tempo stesso dagli interni elegantissimi, dal design ispirato dalle linee di Gio Ponti e Carlo Scarpa e dallo spazialismo di Lucio Fontana ed Enrico Castellani, darà spazio anche ad una ristorazione di alto profilo con i migliori chef stellati, bar tender internazionali, personale e servizi da offerta cinque stelle.

Per entrare nella esclusiva lista dei “viaggiatori prioritari” il programma di adesioni prevede il versamento di un deposito di 500 euro, rimborsabile in qualsiasi momento e che, in caso di conferma della prenotazione, sarà detratto dall’importo finale dovuto per il viaggio. Si parte da un minimo di 2.000 euro a persona per notte, con un pricing in salita a seconda della tipologia di cabina e del periodo scelto.

Un’idea di enoturismo slow e di lusso su rotaia destinato a creare nuove opportunità per il settore, dalla valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico e culturale dell’Italia intera, alla focalizzazione su località a vocazione vitivinicola meno note.

Sulla possibilità di sfruttare il potenziale delle infrastrutture cogliendo l’interesse crescente degli enoappassionati per soluzioni di viaggio a basso impatto ambientale sta invece puntando in Inghilterra HS1 Ltd., la società che ha la concessione per la gestione di High Speed ​​1, la prima linea ad alta velocità del Regno Unito.

In un’intervista concessa a The Drink Business un portavoce della società ha confermato che esiste un mercato forte e una significativa domanda per viaggi tra UK e Bordeaux e che si sta lavorando per studiare alternative per un impiego delle linee esistenti in tal senso.

Un collegamento ferroviario diretto per andare alla scoperta dei vigneti francesi tra i più famosi al mondo non solo incontrerebbe la domanda ma aiuterebbe il mercato a crescere ulteriormente.

Il progetto, che è ancora in fase di studio ma potrebbe vedere la luce entro il 2026, ha tra i suoi punti di forza il carattere sostenibile dell’offerta, dal momento che il viaggio su rotaia rispetto alla stessa tratta in aereo ridurrebbe le emissioni di 13 volte, cioè all’8%. Un risultato significativo per un mondo, quello degli enoappassionati, che si mostra sempre più attento alle tematiche di carattere ambientale e che vede nelle soluzioni green una opzione comunque preferibile.

Insomma che si tratti di un romantico vagone dai mille confort che aggiunge all’esperienza delle atmosfere di un tempo e ai panorami mozzafiato quello della scoperta dei terroir o di un moderno scompartimento dell’alta velocità che contribuisce con la sua funzionalità e le sue caratteristiche al contenimento delle emissioni, il treno sembra candidarsi per un futuro molto prossimo come potenziale mezzo preferito e privilegiato per raggiungere le destinazioni enoturistiche europee.

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