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Tonnellate di Pomodoro di Pachino IGP invendute: il monito del Consorzio

09.01.2023

Tonnellate e tonnellate di Pomodoro di Pachino IGP invenduto. La causa, secondo il Consorzio, è il prezzo al consumatore finale, nonostante i produttori ricevano compensi talvolta anche inferiori ai costi di produzione.
 



 

Molti produttori rischiano la chiusura se non si interviene in modo deciso e concreto per cambiare la situazione” afferma Sebastiano Fortunato, Presidente del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP.

Ci sono tonnellate e tonnellate di pomodori rimasti sulle piante e pochissimi ordini da parte della grande distribuzione. Con questo inverno così atipico, in cui si rilevano temperature di addirittura 22 gradi, il prodotto matura velocemente e deve essere raccolto, ma senza acquirenti andrà in gran parte perduto. Il Consorzio si rivolge al Governo “che tanta sensibilità e attenzione ha mostrato verso le istanze del made in Italy, affinché ci aiuti a superare questa drammatica situazione, al fine di scongiurare la chiusura di centinaia di imprese siciliane che vivono esclusivamente sulla produzione del pomodoro”.

Fonte: Pagina Facebook Consorzio

Ci sono limiti precisi che regolano il prezzo minimo di acquisto del prodotto, ma quasi mai, afferma il Consorzio del Pachino, vengono rispettati. Si ignorano così sacrifici, dedizione e fatica dei tanti produttori locali, che ogni giorno fanno enormi sforzi per fare arrivare sulle tavole degli italiani un prodotto unico, tra i più conosciuti e amati in tutto il mondo.

“A questo – sottolinea Fortunato – si aggiungono rincari energetici assolutamente inaccettabili e la concorrenza sleale del pomodoro proveniente dall’estero, dove il costo della manodopera incide sul prodotto solo per un 10% rispetto al 60% dell’Italia”.

Intanto in Sicilia si sono accesi i riflettori sulla crisi e già questo venerdì 5 gennaio il Consorzio Pachino IGP parteciperà, insieme ad istituzioni locali e addetti al settore, all’incontro “Agricoltura. Ascolto e Prospettive”, organizzato per delineare le principali azioni da sottoporre al Ministro del Masaf – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.

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