Categorie
Horeca News
MARR: ricavi in crescita nei primi nove mesi del 2025 | Campionati SCA Italy: conclusa la tappa Nord, tre i finalisti verso Sigep 2026 | Tre giorni di festa a Bologna! Torna il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI | Glamour, la ricetta del cocktail che racconta Firenze | Peroni accende il dialogo sulla parit di genere rafforzando il progetto BeHer | Fratelli Branca Distillerie festeggia 180 anni con il World Amaro Day | International Coffee Forum: nasce il cocktail ''Napoli Sospesa'' | Giuseppe Cutraro vince il Campionato Mondiale Pizza DOC 2025 | pi forte il mercato o lo champagne? | Fonte Margherita 1845 diventa Official Supplier della Roma 1927 Futsal | De Vivo presenta Christmas Tree Lievitato e Tombola di Cioccolato per il Natale 2025 | ELNS KITCHEN apre a Roncadelle: cucina conviviale con 14 postazioni e calendario eventi | Hungrycircle lancia IRRIPETIBILE! American, l'aperitivo mai uguale | Il Melange viennese diventa panettone al Gran Caff Gambrinus | Dormire tra i filari: 'Camera con Vigna' racconta il nuovo enoturismo conviviale | Marriott Bonvoy: i trend di viaggio degli italiani nel 2026 | CSM Ingredients lancia Nuar, la gamma che offre un'alternativa al cacao per bakery e gelateria | Forum Retail premia le eccellenze: annunciati i vincitori dei Retail Award e IKN Award 2025 | Bergamo Alta, apre Porticcioli: cucina e gin tra mura storiche | Compagnia dei Caraibi distribuir Licor 43 e Villa Massa in Italia dal 2026 | Berlucchi presenta la Riserva Franco Ziliani annata 2011 | Campania Felix compie vent'anni al Merano WineFestival | A Napoli il Campionato del Mondo del Panettone 2025 | Caff sostenibile per le generazioni future: Julius Meinl porta il Generations Programme in Honduras | HorecaTv a Host 2025. Intervista con Alessandro Vigan di Winterhalter Italia | Vegetali surgelati, i consumi crescono del +1,9%. I dati di IIAS | Almave: il primo distillato di agave blu no alcol firmato Lewis Hamilton | In Cibum Extra 2025, oltre 300 professionisti tra formazione e innovazione nel food | Ypsigro e Cioccopanettone all'Arancia Dolce&Gabbana: le novit natalizie di Fiasconaro | Talenti Emergenti Sala Under 30: annunciati i finalisti della Selezione Nord 2026 |

Privato: Stati Generali della Ristorazione Collettiva: l’inflazione blocca la ripresa

24.11.2022

Si sono svolti a Roma gli Stati Generali della Ristorazione Collettiva che hanno messo sotto i riflettori tutte le problematiche del settore. Le associazioni e aziende del settore hanno chiesto al Governo, ancora una volta, la revisione del codice degli appalti


L’impennata dei costi delle materie prime alimentari, insieme a quella dell’energia, rischia di far implodere il servizio di mensa all’interno di scuole, ospedali, strutture pubbliche ed imprese private. A lanciare l’allarme è Carlo Scarsciotti, presidente di Angem, l’associazione nazionale di categoria legata a Fipe-Confcommercio, in occasione degli Stati Generali della Ristorazione Collettiva che si sono tenuti oggi a Roma con gli interventi del sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, del presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, e del presidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, Lino Enrico Stoppani.

Ciò che è emerso durante gli Stati Generali è che nel 2020 le imprese del comparto delle mense hanno registrato una flessione dei ricavi del 40%. Un calo significativo sia per le mense scolastiche (-63%) che per quelle aziendali (-43%). Il 2021 è stato un anno positivo per le scuole, ma a causa dello smartworking la ristorazione collettiva nelle aziende è rimasta indietro, basti pensare che che rispetto al 2019 ha perso il 20% del proprio valore.

Come anticipato, è il caro bollette a colpire anche le imprese del settore che nel 2022 spenderanno, in più rispetto al 2020, rispettivamente 220 milioni di euro di elettricità e 126 milioni di euro di gas. In due anni i costi per l’energia e materie prime alimentari sono passati ad incidere dal 36% al 52% sul totale dei costi sostenuti dalle aziende della ristorazione collettiva. In più pesano i costi extra degli imballaggi in plastica (+70% rispetto al 2021), cartone (+40%) e vetro (+30%). Altre difficoltà riguardano il reperimento di prodotti biologici: mancano i prodotti avicoli, mentre volano i prezzi di pasta (+24%), verdure (+31%) e latticini (+15%).

Per questo Angem si è rivolta al Governo cui dipendono le sorti del prossimo codice degli appalti e in particolare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Due i principali problemi del sistema: da un lato la scarsa e non uniforme applicazione della norma del Sostegni ter che impone alle stazioni appaltanti (Comuni, Regioni, Pubbliche amministrazioni, ma anche Asl, Corpi di polizia, ecc…) di inserire all’interno dei bandi di gara apposite clausole per la revisione dei prezzi.
Dall’altro l’impossibilità, per molte imprese, di rispettare i vincoli imposti dai Criteri Ambientali Minimi, che sanciscono l’obbligo di portare in tavola una percentuale di prodotti certificati Bio. Prodotti che oggi però o sono difficili da reperire, o sono molto onerosi.

“Queste distorsioni – sottolinea Scarsciotti – di fatto costituiscono una violazione del principio delle uguali regole in uno stesso mercato. Le imprese che hanno siglato i contratti pre-pandemia, quando non era previsto alcun adeguamento dei prezzi, si trovano ora a lavorare in perdita: non ricordo altri esempi di servizi pubblici essenziali in appalto che operino a prezzi fissi malgrado la fiammata inflazionistica. Chi lo ha sottoscritto dopo, invece, vive nel limbo costituito dalla discrezionalità lasciata ad ogni stazione appaltante. In pratica, abbiamo decine di migliaia di committenti in tutta Italia, ciascuno dei quali è libero di dettare le condizioni che preferisce in merito all’adeguamento dei prezzi, in ragione del boom dell’inflazione e dei costi energetici. Tutto questo è inaccettabile”.
“Occorre – aggiunge il presidente Scarsciotti – stabilire dei criteri uniformi in relazione ai quali le aziende della ristorazione collettiva possono richiedere l’adeguamento dei prezzi, proprio come avviene negli appalti per i lavori, valorizzando e ridando fiato alle migliaia di piccole, medie e grandi aziende del comparto”.

Carlo Scarsciotti

“Se l’impennata dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia è un problema per tutte le imprese – commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, di cui Angem fa parte –, nel caso della ristorazione collettiva c’è un problema in più. L’obbligo di operare in costanza di prezzi fissi, in un quadro di grande volatilità, diventa un fardello che da solo è sufficiente a spiegare le difficoltà nelle quali versa chi opera in questo settore”. Auspichiamo – ha concluso il presidente Stoppani – che le clausole di salvaguardia introdotte nello schema preliminare del nuovo codice appalti possano essere d’aiuto affinché le ricadute degli aumenti dei costi delle materie prime alimentari e dell’energia non si riversino direttamente ed esclusivamente sulla sostenibilità economica ed operativa delle aziende che erogano un servizio di interesse pubblico essenziale.”.

Lino Stoppani
Cerca una città o selezionane una popolare tra quelle elencate
Registrati