DVO 2019 è la seconda uscita frutto della collaborazione tra Ornellaia e la californiana Dalla Valle Vineyards. Si tratta di un blend di cabernet sauvignon (85%) e cabernet franc (15%), un vino californiano ma ispirato all’Italia

Dalla Valle Vineyards – celebre azienda a Napa Valley, California – e Ornellaia presentano DVO 2019, seconda annata frutto della loro collaborazione, un’espressione di eccellenza senza compromessi che rivela la summa dell’esperienza di entrambe le tenute e le tradizioni dei mondi da cui provengono.
Il progetto è voluto e pensato dall’enologa Maya Dalla Valle e da Naoko Dalla Valle, fondatrice e proprietaria dell’azienda californiana insieme ad Axel Heinz e Giovanni Geddes da Filicaja, rispettivamente Direttore di Tenuta e CEO di Ornellaia.

DVO è un blend di cabernet sauvignon (85%) e cabernet franc (15%), dalla personalità autentica e distintiva del territorio da cui prende forma ma con un richiamo allo stile della cultura enoica tradizionale, con il chiaro obiettivo sin dall’inizio di ottenere un vino californiano con una sensibilità europea.
Maya Dalla Valle, alla quale è affidato il compito di supervisionare le operazioni quotidiane, racconta che “la stagione 2019 si è distinta per essere un’altra annata classica della Napa Valley ma allo stesso tempo moderna. Questo è e sarà sempre l’obiettivo di DVO: continuare a far esprimere le caratteristiche distintive del luogo mitigate dai legami ed influssi della cultura viticola italiana”.
L’annata 2019 ha esaltato la ricchezza del terroir del Napa Valley in uno stile ispirato all’Italia. Il vino mostra una progressione di note di piccoli frutti a bacca rossa e nera, violetta e cassis. Tannini vellutati e levigati conferiscono al vino un finale lungo ed elegante. Maturato in botti di rovere francese per 22 mesi, DVO è un vino unico per entrambe le cantine.
“Con DVO diamo vita a vini al tempo stesso rappresentativi dell’eredità e della competenza delle nostre tenute con uno sguardo verso i traguardi futuri cui potremo arrivare con questa collaborazione”, sottolinea Axel Heinz. “DVO 2019 ne è un esempio perfetto. Unire il passato con il futuro per dare vita a un’annata da ricordare”.