Si fanno sentire a Roma i primi effetti positivi della ripresa nel mondo dell’ospitalità; come rileva il Corriere della Sera, 100 hotel su 200 chiusi a causa della crisi e delle restrizioni legate alla pandemia hanno riaperto in questi ultimi mesi.
Gli alberghi, quindi, hanno riaperto le loro porte grazie al ritorno nella capitale di turisti italiani ma anche stranieri, attratti in città da grandi eventi di moda, spettacolo e sport. Tra aprile, maggio e giugno gli hotel romani hanno stanze occupate all’80 – 85% “Una ripresa quasi inaspettata, è la dimostrazione che gli eventi sono fondamentali per attrarre i turisti” dichiara il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli che sembra ottimista sui dati degli ultimi mesi nonostante la mancanza di una fetta importante di turisti, tra cui cinesi e russi.
Le preoccupazioni degli albergatori della capitale, però, continuano: nuove difficoltà iniziano a palesarsi e sembrano minare un equilibrio sottile che si sta cercando di ricostruire negli ultimi mesi. A preoccupare sono soprattutto l’aumento dei contagi, i problemi legati alla pulizia e al decoro della città e la difficile situazione negli aeroporti causata da scioperi e cancellazioni dei voli, dovuti all’agitazione dei dipendenti e ad altre problematiche come sempre riconducibili all’instabilità creata dalla pandemia. Infine, gli albergatori sembrano rilevare un altro problema da risolvere per affrontare le nuove sfide post pandemia, ovvero il bisogno di lavoratori qualificati per il settore.
















































