Categorie
Horeca News
Primo caseificio Grana Padano Dop a usare il logo Made Green in Italy | Terra Madre Salone del Gusto 2026: l'edizione dei 40 anni a Torino | Acqua Sant'Anna: le Alubottles premiate come Innovazione dell'Anno 2025 | Lago di Garda: Best Western consolida la presenza con l'Hotel Garda di Affi | La Principessa Isabella Collalto de Cro alla presidenza del Consorzio Colli di Conegliano DOCG | San Benedetto, dialogo tra generazioni: 150 dipendenti protagonisti del Progetto Mentoring | Champagne e alta cucina: la guida agli abbinamenti di Comte de Montaigne per le feste | Packaging di vino e spirits: quali traiettorie per il 2026 | HorecaTv a Host 2025. Intervista con Massimiliano Gardosi di RicambiGardosi | Mondelz International Italia certificata Great Place to Work | Global mixology: dai cocktail del 2010 al cane robot che 'fiuta' l'alcol | Romagnoli F.lli: sostenibilit, innovazione varietale e filiera integrata al centro del 2025 | Fedagripesca: dalla nuova direttrice all'opposizione per la proposta Ue sulla Pac | Omar Bonetti vince il contest Bubble Bev. con Bon&Tea | Natale Bialetti: nuova miscela aromatizzata e due linee limited edition per le feste | Dispensa Emilia accelera: dieci nuove aperture nel 2025 | Caff espresso protagonista dei cocktail di Giuseppe Fiorini per le feste | Cantine di Verona: fatturato a 58,2 milioni e primo Bilancio di Sostenibilit | Il secret table pi ambito del momento fa tappa a Torino: Scuro ospite da Azotea | La pizza cambia passo e linguaggio, a Milano. Il caso Confine | Nexture acquisisce Sipral: nasce un colosso da 1,2 miliardi di euro negli ingredienti alimentari | Molino Rachello: 7 milioni per sostenibilit e innovazione dello stabilimento | Mattia Pariani entra in Tartuflanghe come socio e amministratore delegato | HorecaTv a Host 2025. Intervista con Angelo Maria Trapletti di Bianchi Industry | Cioccolato al latte e nocciole piemontesi: arriva la nuova tavoletta Domori-Gruppo Abele | Spirito Autoctono 2026: torna la guida ai distillati artigianali italiani! | Torino, Salone del Vermouth 2026: terza edizione con settimana OFF e giornata B2B | Prosecco DOC avvia il percorso verso la certificazione ISO 37101 | La pizza fatta in casa protagonista del Campionato Mondiale a Parma | Natale gourmet a Sorrento: all'Ara Maris il cappuccino di cavolfiore, wagyu, tarallo e caff dello Chef Pepe |

Nomisma

Accetto e Autorizzo
Non accetto
Titolo identificativo dell’inserzione
Nomisma
  • Condividi questo annuncio anche su:
  • Visualizza QR Code Visualizza QR Code
  • Salva come PDF Salva come PDF
    • Valutazione attuale: 5
    • Totale voti: 1
  • 843 Visualizzazioni

La nuova pausa pranzo dei lavoratori italiani nell’indagine Nomisma per Cirfood District

Secondo un'indagine Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT l’83% dei lavoratori che pranzano nei ristoranti aziendali ritiene questo servizio importante soprattutto per la qualità e salubrità dei pasti nonché per l'aspetto conviviale

Indagini E RicercheRedazione - 27 Maggio 2022

L’indagine Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT, effettuata su un panel di 1.000 occupati in tutta Italia, ha analizzato la trasformazione degli stili di vita e delle nuove abitudini alimentari dei lavoratori italiani in pausa pranzo, al fine di comprenderne le necessità e consentire l’elaborazione di soluzioni innovative in ambito food service che possano rispondervi. La pandemia, il lockdown e l’home-working hanno influito inevitabilmente sugli stili alimentari e di vita delle persone. Le abitudini, l’organizzazione e la gestione dei pasti sono evolute insieme ai nostri bisogni, in un contesto di nuova normalità che include anche una nuova fruizione della pausa pranzo fuori casa.

Dalla ricerca emerge che, 8 lavoratori su 10 (83%) che usufruiscono del ristorante aziendale, ritengono importante questo servizio per la salubrità dei pasti (83%), le materie prime di qualità utilizzate (81%) e per la possibilità di socializzare e godere di un momento di convivialità con i propri colleghi (65%), aspetto che è venuto più a mancare in questi ultimi due anni di lavoro da remoto.

Tale esperienza e percezione positiva della pausa pranzo all’interno dei ristoranti aziendali è data, inoltre, dalla competenza e dalla cortesia del personale (70%), dal rispetto delle norme per il contenimento dei contagi da Covid-19 e dalla comunicazione chiara sui protocolli di sicurezza (67%). Aspetti considerati i principali punti di forza del servizio oggetto dell’indagine. Nel complesso, il 66% dei lavoratori si dice soddisfatto o molto soddisfatto dell’esperienza nei ristoranti aziendali. Per molti lavoratori, inoltre, la pausa pranzo nei ristoranti aziendali si distingue per praticità e velocità per il ritiro delle portate (57%) e per varietà dei menù offerti (53%).

Contestualmente, Nomisma ha indagato tra i lavoratori la loro pausa pranzo ideale all’interno dei ristoranti aziendali. Gli occupati indicano la volontà di usufruire di una pausa pranzo che offra flessibilità in termini di orari di accesso e modalità di fruizione, attenzione all’ambiente, arredi e spazi che favoriscano momenti di convivialità con i propri colleghi e menu caratterizzati da ingredienti italiani e stagionali.

“CIRFOOD da sempre, attraverso l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT, investe in analisi e ricerche di mercato, per poter ascoltare e osservare i cambiamenti e i nuovi bisogni dei consumatori, con l’obiettivo di indirizzare l’attività di progettazione dell’impresa e trovare nuove soluzioni orientate al miglioramento del benessere dei nostri clienti” ha commentato Daniela Fabbi, Direttore Comunicazione e Marketing CIRFOOD. “Dall’indagine di Nomisma emerge come gli ultimi due anni abbiano penalizzato fortemente i lavoratori, essendo spesso mancato loro un servizio fondamentale come la ristorazione aziendale. Essa, infatti, come dichiarano gli intervistati, garantisce benefici in termini nutrizionali, di salubrità, di tempo e di spazi per la socializzazione”.

In relazione agli smart-worker, l’indagine rileva che le maggiori criticità derivanti dalla loro pausa pranzo a casa riguardano: la difficoltà a staccare dalle attività lavorative (40%), il tempo da dedicare alla preparazione del pasto (34%) e la maggior quantità di cibo consumato durante la giornata (30%). Infatti, 1 smart-worker su 5 ha dichiarato di essere aumentato di peso a seguito del cambiamento nelle abitudini della pausa pranzo. Secondo il 75% dei lavoratori, inoltre, l’assenza del servizio di ristorazione aziendale, dovuta al lavoro da casa, ha generato malcontento per la mancanza di socializzazione tra i colleghi. Nel complesso, quasi 1 smart-worker su 2 (47%) vorrebbe tutt’oggi poter usufruire del ristorante aziendale.

“La pausa pranzo è un diritto. L’indagine Nomisma ci conferma che questo essenziale servizio di welfare è mancato moltissimo in questi anni a chi ha lavorato da casa. Auspichiamo – conclude Daniela Fabbi – che in questa fase, seppur con nuove forme di flessibilità lavorativa, si possa sempre più tornare a godere di una pausa pranzo sicura, sana ed equilibrata, in compagnia dei colleghi”.

I risultati dell’indagine sono stati presentati ieri con una diretta streaming sulla pagina Linkedin di CIRFOOD, durante la quale sono intervenuti: Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence Nomisma, Paulina Wietrzykowska, Quality Strategic Process Improvement & Sustainability System Logistics, Flaviano Zandonai, Sociologo e Open Innovation Manager, Marcello Leonardi, National Key Account Director ristorazione aziendale CIRFOOD, con la moderazione di Elena Rizzo Nervo, giornalista e Direttrice Responsabile de Il Giornale del Cibo.

L’evento “La #NuovaPausaPranzo degli italiani nell’indagine Nomisma” è l’atto conclusivo di un percorso realizzato dall’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT con il Giornale del Cibo, attraverso articoli di approfondimento e interviste ad esperti del settore, professionisti, imprese e rappresentanti del mondo scientifico. I contenuti sono disponibili sul magazine Il Giornale del Cibo e fruibili attraverso il podcast #NuovaPausaPranzo.

CIRFOOD Cooperativa Italiana di Ristorazione. Con oltre 50 anni di storia, CIRFOOD è una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare. Grazie al lavoro di circa 13.000 persone, la vera forza dell’impresa, CIRFOOD è presente in 17 regioni e 74 province d’Italia, in Olanda e Belgio. Feed the future è la visione che ispira da sempre CIRFOOD nel modo di fare impresa e guardare al domani per migliorare gli stili di vita delle persone nel rispetto dell’ambiente. CIRFOOD si impegna ogni giorno a nutrire il futuro di idee e soluzioni in grado di garantire a tutta la società uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista economico, ambientale, sociale e culturale.

 


Caricamento in corso...
Aggiungi una recensione
Clicca sull’immagine per aggiornare il captcha. Si prega di inserire i caratteri raffigurati nell’immagine.
Cerca una città o selezionane una popolare tra quelle elencate
Registrati